Scopriamo insieme alcuni piatti tipici della cucina di Geraci Siculo, caratterizzati da semplicità e sapori genuini.
Immerso nelle Madonie, il borgo è caratterizzato da intense attività di pastorizia che, inevitabilmente, hanno influenzato anche la cucina tipica locale. Carne, formaggi e derivati sono prodotti di qualità, un perfetto punto di partenza per piatti che rispecchiano la semplicità della tradizione.
Curioso notare come lo stesso ingrediente, nel nostro caso la tuma, possa diventare un antipasto o un contorno salato, ma anche un dolce per la merenda e il fine pasto.
Vediamo quindi il primo utilizzo della tuma, che il Signor Giuseppe Giaconia, ospitandoci nella sua attività, ha trasformato in un antipasto molto sfizioso.
Bisogna scegliere una forma di tuma piuttosto grande, e poi tagliarla a fette spesse almeno 2 cm. Al centro di ogni fetta si pratica un’incisione con la lama di un coltello per poter inserire all’interno pezzettini di acciughe.
La tuma così imbottita andrà sul fuoco con un filo di olio in padella e cuocerà pochi minuti, il tempo di abbrustolirsi in superficie. La crosticina croccante anticiperà un cuore morbido, insaporito da gusto inconfondibile dell’acciuga.
Vediamo adesso un secondo tipico geracese, “i sasizzunedda ca addauro”.
Si tratta di polpette di carne trita, condita e avvolta da foglie di alloro, quindi particolarmente profumata.
La carne di manzo macinata si impasta con pecorino grattugiato, pane raffermo ammollato con acqua e poi sbriciolato, aglio tritato, sale q.b., del pepe nero, e del prezzemolo. Per amalgamare si utilizzano uova fresche. L’impasto dovrà risultare morbido ma compatto. Sarà semplice dare forma alle polpette, che in questo non saranno tonde ma avranno una forma leggermente schiacciata e allungata.
Su ogni polpetta, da un lato e dall’altro, si adagiano due foglie di alloro, precedentemente ammollate per avere una maggiore aderenza.
I sasizzunedda vengono infine arrostite, su una piastra rovente o, meglio ancora, sulla brace, proprio accartocciate con l’alloro, che trasferirà alla carne tutto il suo aroma.
Finiamo con un dolce, utilizzando nuovamente un formaggio fresco e morbido come la tuma. Tuma fritta con zucchero e cannella!
Si taglia la tuma a fettine spesse 1 cm o 1,5 cm al massimo. Si frigge a fiamma dolce con poco olio, giusto il tempo di colorarsi delicatamente.
Ancora calda si passa in un piatto con zucchero e cannella, da ambo i lati.
Ecco che il dolce è pronto da gustare, caldissimo e profumato.
Il formaggio sarà saporito ma reso delicato dalla dolcezza dello zucchero e della cannella.
La cosa più importante di cui assicurarsi è che la tuma sia davvero molto fresca.
Guarda il video della preparazione…
La cucina di Geraci Siculo comprende tanti altri piatti tradizionali, tutti da scoprire e gustare.
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