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Geraci Siculo, storico borgo nel cuore delle Madonie

Geraci Siculo è un borgo situato nel cuore delle Madonie. Ricco di storia e di tradizioni che mantengono intatto il filo che lega passato e presente.

Il cuore delle Madonie racchiude tanti gioielli, uno di questi è Geraci Siculo.
Un luogo dove la natura e il sorriso degli abitanti fanno del loro meglio per accogliere ogni visitatore.
Appartenente alla città metropolitana di Palermo, il comune conta 1.823 persone. Le prime tracce risalgono all’età preistorica ma furono i Greci, dopo il 550 a.C., ad assegnarli il nome “Jerax“, ovvero avvoltoio, per la presenza massiccia di tali predatori nella Rocca.
Tra conquiste e trasformazioni si susseguirono Bizantini, Musulmani e Normanni.

L’impronta medievale è visibile ancora oggi nella struttura urbanistica di Geraci Siculo e nel cuore del suo centro storico. Le strade sono strette e tortuose, i vicoli e i cortili numerosi. Il comune si snoda, abbarbicato sulla roccia, lungo la schiena di un colle, ad un’altitudine di 1077 m.s.l.m.
Tutto intorno il Parco regionale delle Madonie offre peculiarità geologiche e naturalistiche non indifferenti, con tante specie vegetali e animali.

Cosa vedere a Geraci Siculo

Il sito di interesse che offre forse il miglior panorama è il Castello dei Ventimiglia, di probabile origine bizantina. La fortezza militare era stata progettata per resistere anche a pesanti assalti, grazie alla posizione e alla disposizione interna degli spazi, di stampo militare. Oggi restano le rovine e alcuni dettagli come torri, cisterne, feritoie e la chiesetta di Sant’Anna.

La visita al borgo può prevedere il bevaio della Santissima Trinità voluto dal Marchese Simone Ventimiglia. E’ l’opera che quasi sempre accoglie per prima i turisti, trovandosi sulla statale, alle porte del paese. Non passa certo inosservata con la sua vasca lunga ben 20 metri, e le due fontane laterali dalle quali sgorga la fresca acqua delle montagne geracesi, conosciuta in tutta la Sicilia per opera di aziende che la imbottigliano e commercializzano.

Proseguendo per le strade che portano al centro storico si viene subito rapiti da una sensazione di pace e serenità. Forse il ritmo lento della vita, gli elementi naturali come la pietra, il verde delle montagne intorno, gli affacci, il verde pubblico ben curato, sono gli ingredienti che rendono il borgo speciale. Non è da meno la forte propensione all’ospitalità, che caratterizza l’intera comunità.

Nel cuore del borgo alcuni edifici rapiscono lo sguardo con la loro imponente facciata. Tra questi vi è senz’altro la Chiesa Madre Santa Maria Maggiore, consacrata nel 1495 e ricca di opere ed elementi prestigiosi.
Di grande interesse la sua acquasantiera in marmo bianco del XVI secolo, le statue marmoree della Madonna della Neve e della Madonna delle Mercede, le tele rappresentanti il Purgatorio e la Natività.
La Chiesa, costruita a metà tra la parte alta e la parte bassa del paese, per volere di Francesco I Ventimiglia, conserva come elemento originale il portale gotico scolpito in pietra bianca. Anche gli interni mantengono lo stile originario del primo gotico siciliano.

geraci siculo

Interessante, al suo interno, visitare il museo parrocchiale che conserva argenti di grande valore. Istituito nella cripta dove probabilmente in passato gli arcipreti della parrocchia venivano imbalsamati e sistemati nelle nicchie, oggi il museo raccoglie ed espone oggetti ad uso liturgico di grande pregio. L’epoca delle suppellettili, in oro e argento, è variegata, partendo dalla metà del ‘300 e arrivando al ‘700. Alcuni vengono utilizzati durante le varie celebrazioni.

Di fronte alla Chiesa madre, un’altra imponente struttura definisce la piazza: il Collegio di Maria. Nato a fine ‘700, ospitò tutte le orfanelle di Geraci Siculo, permettendo loro di studiare.

Il patrimonio architettonico legato alle chiese non finisce qui. Merita di essere ammirata la Chiesa di San Bartolo, fuori le mura. Qui, nel 1338 era stato sepolto Francesco I Ventimiglia. Per questo, 200 anni dopo la sua morte, i marchesi Ventimiglia commissionarono alla bottega del Gagini un grande retablo, in marmo bianco proveniente da Carrara. Il trittico ospita la scultura di San Bartolo e San Giacomo ( rispettivamente patrono e protettore di Geraci), e al centro la Madonna con Bambino.
Secondo la ricostruzione di documenti e descrizioni antiche si può presumere inoltre che la tomba di Francesco I sia ospitata all’interno della Chiesa.

geraci siculo

Passeggiando per il borgo non perdete l’occasione di sentire un brivido lungo la schiena calpestando la passerella di vetro sospesa nel vuoto e denominata Salto del Ventimiglia. Un’opera unica… leggi qui per saperne di più.

Non solo storia e architettura…

La posizione di Geraci Siculo è strategica per il turista che vuole esplorare meglio quel territorio, spostandosi da un borgo all’altro. Un viaggio che coniuga perfettamente natura e passione per la storia.
Gli amanti delle passeggiate e delle escursioni naturalistiche troveranno sentieri montani, bellissime faggete e boschi di sugheri.

Ci sono poi appuntamenti imperdibili che rappresentano l’identità del borgo, oltre che la sua memoria storica.
“A carvaccata”, ad esempio, è una sfilata di pastori che indossano abiti tradizionali e in sella al loro cavallo percorrono le strade del paese, portando in offerta forme di animali (cavaddruzzi e palummeddri) realizzate con pasta di caciocavallo. Questa festa si svolge ogni 7 anni, la prossima si terrà nel 2025.

Imperdibile anche la Giostra dei Ventimiglia, che ha luogo la prima settimana di agosto. Si tratta di una rievocazione storica, fatta di sfilate, giochi cavallereschi, esibizioni e musica. Permette di rivivere la storia e i momenti più importanti della vita dei Ventimiglia, la potente famiglia che fece di Geraci la capitale di una ricca contea.

Il cibo

Non mancano a Geraci Siculo i buoni piatti da gustare.
Citiamo, tra gli altri, i maccarruna di casa, pasta fresca da condire con ragù di castrato, i sasizzunedda ca addauro, e i piatti a base di formaggio, in particolar modo tuma, sia dolci che salati.
Clicca QUI per scoprire come preparare tre ricette tipiche.

Geraci Siculo fa parte
del Circuito Bella Sicilia,
una rete di comuni virtuosi che lavorano in sinergia per accendere i riflettori sul loro immenso patrimonio.

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(Media Partner Comunicare24)



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