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I tamburinari di Gangi

I tamburinari di Gangi rappresentano uno storico patrimonio immateriale della tradizione siciliana. Durante la Domenica delle Palme, danno vita a momenti intrisi di fede religiosa, storia e cultura tramandata negli anni con passione e devozione. Continua a leggere…

A Gangi, grazioso borgo madonita del Circuito turistico Bella Sicilia, in occasione della Domenica delle Palme si celebra una solenne processione dai tratti caratteristici. L’appuntamento religioso, organizzato dalla Comunità ecclesiale, dalle Confraternite, dall’associazione “I tamburinara” e dall’amministrazione comunale, si rinnova ogni anno con gesti e riti del passato. Presenti i tamburinari di Gangi che, accompagnano per le vie del paese il corteo processionale e grandi palme decorate portate a mano. Il suono dei tamburi è un grande risveglio e testimonia la festa della gente che accompagna Gesù nel suo ingresso a Gerusalemme.

La celebrazione della domenica delle Palme

Peculiarità della celebrazione della Domenica delle Palme è, inoltre, la presenza delle Confraternite del luogo che, per l’occasione, compiono antichi rituali. Intorno alle ore 7 del mattino si riuniscono nella chiesa della Confraternita di turno per procedere alla preparazione delle “Grandi Palme” da portare in processione. Queste, adornate con fiori e datteri, vengono realizzate a mano e riflettono i classici simboli sacri. In seguito, i confrati provvedono alla loro vestizione: una tunica bianca con un mantello di diverso colore per ognuna delle dodici confraternite, o il classico “abitino”.

La storica processione vede in testa la Confraternita più giovane (San Giuseppe dei Poveri), e per ultima la più antica, (SS. Salvatore). Ogni “Grande Palma” è portata a spalla e dietro sfilano gli altri confratelli preceduti dai tamburinari che annunciano l’arrivo della processione.

Il corteo prende avvio dalla chiesa di San Giuseppe dei Poveri e, in seguito, procede alla benedizione delle palme presso la Chiesa Madre. Raggiunge successivamente la chiesa del S.S. Salvatore, e si conclude giungendo nuovamente presso la Chiesa Madre. Qui, prima della Santa Messa, si assiste alla tamburinata, emozionante esibizione dei 24 tamburinari, 2 per ogni confraternita, che percuotono all’unisono gli enormi tamburi. Potrà quindi avvenire il suggestivo ingresso delle grandi palme sotto gli archi della chiesa e la solenne messa celebrata dal parroco.

L’associazione “I tamburinara”

L’associazione “I tamburinara”nasce allo scopo di riunire i tamburinari e tutelare la tradizione, gli usi e i costumi millenari. Negli anni ’80, l’usanza del tamburo ha subito un forte declino, ma alla fine del secolo ha ripreso vigore grazie ad alcuni figli d’arte. La tradizione adesso è in ascesa e coinvolge attivamente tutta la comunità, e molti sono i giovani che stanno favorendo un ricambio generazionale.

Attraverso il tamburo e gli abiti indossati, i tamburinari esprimono il loro culto ma, soprattutto, la fede religiosa. I vestiti, chiamati Rubriche, richiamano lo stile settecentesco e medievale. Sono ricamati a mano con l’utilizzo di oro e argento, e simboleggiano un vero e proprio paramento sacro. I vari colori e le decorazioni sono elementi distintivi e corrispondono ad ognuna delle 12 confraternite presenti nel borgo. I tamburi sono realizzati impiegando materiali come la pelle di capra, i setacci di legno e la latta temperata. Questi elementi danno agli strumenti un suono inconfondibile.

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