Gangi, il borgo madonita dai tetti rossi
Gangi è un affascinante comune situato sulle Madonie, ricco di storia, architettura e tradizioni. Continua a leggere…
Appartenente alla città metropolitana di Palermo, Gangi sorge sul Monte Marone a 1011 metri sul livello del mare. Ospita circa 6568 abitanti e offre ai visitatori paesaggi unici, palazzi signorili e diversi tesori artistici. Alla naturale bellezza si aggiunge la cura del verde e l’amore per i fiori. Il comune rientra infatti nel Circuito nazionale dei Comuni Fioriti, e detiene il Marchio di Qualità per l’ambiente di vita.
Un comune siciliano ricco di fascino e di riconoscimenti quello di Gangi. Ha ottenuto il titolo di Comune Gioiello d’Italia 2012, e l’ambito titolo di Borgo dei Borghi per il 2014. E si tratta davvero di uno dei borghi più belli d’Italia. Si percepisce già da lontano, percorrendo le strade che si aprono su ampie vallate verdi e la natura incontaminata delle Madonie. In prossimità di Gangi, infatti, volgendo lo sguardo sulla cittadina, dalla strada statale, centinaia di case vicinissime una accanto all’altra, alte e strette, col colore della pietra gangitana e i tetti dalle tegole rosse, catturano lo sguardo che non riesce più a staccarsi da esse.
Giunti nel centro storico la magia si amplifica. Stradine in pietra strette e ripide si affiancano e corrono su verso il Corso Umberto I, su cui si affacciano gli edifici più belli. Tra questi si incontra Palazzo Mocciaro, con i suoi saloni affrescati, e Palazzo Bongiorno, uno degli esempi più significativi dell’architettura settecentesca madonita. Notevole la Torre dei Ventimiglia, in stile tardo gotico, nata come torre di avvistamento e oggi torre campanaria, adiacente alla Chiesa Madre San Nicolò.
Sia dal Belvedere, sia dalla piazzetta della Chiesa della Catena si apre un panorama unico nel suo genere, fatto di una discesa graduale di tetti rossi, case e stradine, fino a valle.
Altri luoghi da visitare a Gangi
Una volti giunti alla Chiesa Madre sarebbe un peccato non dare uno sguardo alla Cripta dei preti morti. In lingua dialettale “a fossa di parrini”, un luogo che unisce le spoglie mummificate di numerosi sacerdoti. Interessante anche il Polo Museale, il Carcere Borbonico, la Chiesa di San Cataldo e il Santuario dello Spirito Santo.
Conosci gli altri comuni fioriti siciliani: Forza d’Agrò, Geraci Siculo, Mongiuffi Melia, Petralia Soprana, Pettineo, Santo Stefano di Camastra, Sinagra, Terme Vigliatore, Tusa.
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