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Petralia Soprana, il comune più alto delle Madonie

Tra boschi, campi coltivati, pascoli, e un po’ di macchia mediterranea, Petralia Soprana è il comune più alto del Parco delle Madonie. La natura incontaminata e protetta fa da cornice ad un borgo tra i più belli d’Italia. Conosciuta come Petra, città sicana, passò sotto la dominazione romana diventando una delle maggiori fornitrici di grano di Roma.

Nel IX secolo d.C. sotto gli Arabi prese il nome di Batraliah, da Batra (pietra) e Liah (alta). Un nome che diventò Petra Heliae (pietra Elia, in onore del profeta Elia) con i Normanni.
Dopo un origine che vedeva una comunità singola, nel 1258, in un documento, si parla per la prima volta di Petralia inferior (Petralia Sottana) e Petralia superior (Petralia Soprana). Nello stesso anno il territorio passò ad Enrico Ventimiglia di Geraci con il titolo di “Signoria delle Petralie”.

I belvedere di Petralia Soprana e il suo ricco centro storico

Due occhi non bastano per racchiudere in una sola immagine la bellezza di Petralia e i suoi panorami, che abbracciano buona parte della Sicilia.
Dal belvedere di Loreto lo sguardo cattura l’Etna, Enna e Caltanissetta. Il belvedere del Carmine guarda verso Palermo, quello di Piazza Duomo invece saluta Gangi e di nuovo l’Etna sullo sfondo.
Proprio su questa piazza si affaccia la Chiesa Madre dei Santi Apostoli Pietro e Paolo. Presenta sulla facciata due campanili, uno del ‘400 e uno del ‘700 che ospita una campana di 18 quintali.

Affascinante è la Chiesa di Santa Maria di Loreto, che con le sue cuspidi colorate è visibile da chilometri di distanza, distinguendosi come uno dei monumenti artistici più particolari delle Madonie.
Sulla Piazza del Popolo, la principale, si affacciano il municipio in stile neogotico e diversi palazzi storici ricchi di affreschi al loro interno.
Petralia Soprana custodisce inoltre una importante miniera di salgemma, nella contrada Raffo, che da anni porta sulle tavole degli italiani il pregiato Sale di Sicilia.


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