Il Carnevale di San Piero Patti e “U Mascaràru”

Le strade di San Piero Patti, un grazioso borgo della città metropolitana di Messina, si tingono di mille colori nelle giornate del Carnevale. Carri e gruppi in maschera animano le caratteristiche vie del paese in un’atmosfera di festa che non è solo puro divertimento, ma soprattutto riscoperta e celebrazione delle proprie radici.
La storia del Carnevale di San Piero Patti
Tutta la comunità viene coinvolta in questo appuntamento che ogni anno celebra la tradizione. A colpire non è solo la creatività dei partecipanti, ma l’aspetto emotivo e il legame con il passato, la sua riscoperta e valorizzazione.
E sulla scia delle emozioni e dei ricordi più vivi, è stata introdotta una rivisitazione della maschera tipica di San Piero Patti: “U Mascaràru”. Un personaggio misterioso e affascinante, che ha segnato la storia del Carnevale locale, che oggi fa la sua comparsa durante le sfilate, riproponendo una delle espressioni folkloristiche più caratteristiche della tradizione sampietrina.
Il Mascaràru, termine in dialetto gallo-italico, nel passato svolgeva un ruolo fondamentale nelle feste carnascialesche. Aveva un aspetto buffo: avvolto in un mantello scuro, con un bastone in mano e l’immancabile “vaso da notte” colmo di maccheroni al sugo, accompagnava le maschere alle serate danzanti nelle case di campagna, assicurando che i festeggiamenti si svolgessero in allegria e sicurezza. La sua figura è un ricordo vivissimo nella memoria collettiva, e rappresenta ancora oggi il legame indissolubile tra passato e presente, un simbolo forte dell’identità del paese.

Il Carnevalone
Opere in cartapesta, musica, allegria e maschere tradizionali non sono l’unico elemento che caratterizza il Gran Carnevale di San Piero Patti. Uno degli appuntamenti più attesi e partecipati è senz’altro il Carnevalone, un gran finale che accoglie e riunisce carri e gruppi mascherati provenienti dai comuni limitrofi, e che si celebra il sabato successivo alle Ceneri. Nel comune messinese, dunque, è apprezzata e radicata l’usanza di prolungare i festeggiamenti come avviene nel rito ambrosiano (osservato nella maggior parte delle chiese dell’arcidiocesi di Milano e in alcune diocesi vicine) che si differenzia dal rito romano proprio perché l’ultimo giorno del Carnevale è il sabato, ovvero quattro giorni dopo il martedì grasso.
La tradizione del Carnevalone sembra essere collegata al periodo del regno normanno in Sicilia e all’insediamento di comunità piemontesi e lombardi anche nel piccolo comune di San Piero Patti, uno di quei pochi centri dell’isola dove ancora oggi si parla un dialetto gallo-italico, ultimo retaggio della presenza lombarda.
Divertimento e cibo
Nelle giornate dedicate al Carnevale di San Piero Patti è possibile lasciarsi trascinare dall’allegria di tutti i partecipanti, seguendo la lunga sfilata di carri e gruppi lungo le vie del centro, o ammirando le esibizioni nelle piazze. Un’occasione per apprezzare anche le Chiese, i palazzi storici, gli scorci caratteristici, e per conoscere le attività locali, alla scoperta di prodotti tipici e dolciumi. Nella serata del Carnevalone è immancabile la degustazione dei maccheroni al sugo, uno dei piatti simbolo del Carnevale!
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