Venerdì Santo a Militello Rosmarino: le Maddalene e i Giudei
Il Venerdì Santo a Militello Rosmarino viene vissuto ogni anno con intensa fede e partecipazione, secondo riti e tradizioni uniche ed emozionanti. Scopri di più…
In tutta la Sicilia la Settimana Santa è intrisa di fede e tradizioni. Così come le città, anche i piccoli borghi cercano di preservare un bene inestimabile: gli antichi riti che costituiscono il patrimonio religioso e culturale dell’isola. Processioni e manifestazioni sacre prendono vita grazie alle diocesi e alle confraternite locali, unendo in preghiera intere comunità.
A Militello Rosmarino, in provincia di Messina, il Venerdì Santo è scandito da riti suggestivi e coinvolgenti, che prendono avvio nel cuore della notte e vedono il momento di maggiore partecipazione con la processione del SS. Crocifisso, accompagnato dalle Maddalene e dai Giudei. Il significato di queste figure è tanto misterioso quanto profondo.
Come inizia il Venerdì Santo a Militello Rosmarino
Le stradine di Militello Rosmarino si animano alle 4.30 del mattino. Le donne del paese prendono parte all’antica processione antelucana di Gesù nell’Urna, portando sulle proprie spalle il pesante fercolo. In silenzio, e con passi lenti, due in avanti e uno indietro, in segno di penitenza e di perdono, accompagnano il Cristo lungo un tragitto tradizionale, che prevede la visita agli Altari della Riposizione nelle varie Chiese.
Dopo mezzogiorno un altro momento di grande emozione: la struggente discesa del Santissimo Crocifisso ad opera dei Giudei e la collocazione sul fercolo.
L’appuntamento più atteso dai fedeli, che accorrono anche dai paesi limitrofi, giunge nel pomeriggio, quando tutti si preparano alla Processione del Crocifisso e dell’Addolorata, secondo regole e rituali antichi da osservare scrupolosamente.
Le Maddalene
Tutto inizia con l’arrivo delle Maddalane. Sono quattro e vengono vestite in segreto, con abiti indossati negli anni precedenti da altre Maddalene, come a creare un legame. Raggiungono la Chiesa Madre dopo un breve tragitto percorso a piedi, una dietro l’altra, in assoluto silenzio; ad annunciarle solo il suono di due tamburi.
Si tratta di giovani donne del luogo, la cui identità resta nascosta. Ad esse si chiede purezza e castità. Il loro abbigliamento nulla lascia trapelare. Un abito nero scende largo lungo i fianchi e arriva ai piedi.
Uno scialle, anche questo nero come la notte, avvolge il capo e il viso, copre le braccia e arriva alla vita, dove culmina con una frangia. In testa una corona di spine, vicino al volto un crocifisso di argento, tenuto così stretto al mantello da non lasciare trapelare nemmeno il luccichìo degli occhi.
Le Maddalene salgono con passi lenti gli scalini che portano all’ingresso della Chiesa, e si inchinano prima di entrare e percorrere la navata centrale.
Raggiungono così il Crocifisso, già posizionato sulla vara, e siedono ai quattro angoli. Segue qualche minuto di silenzio. Tutti intorno i fedeli osservano una spiritualità così singolare e misteriosa.
Si attende l’arrivo dei Giudei e dei portatori dell’Addolorata.
Chi sono i Giudei
Anche i giudei giungono a piedi, preceduti dal suono dei tamburi. Si tratta di otto uomini a volto scoperto che indossano una tunica blu. I giudei di Militello Rosmarino si differenziano per essere penitenti. Non portano frastuono ma umile commozione. Rivestire questo ruolo nel piccolo comune nebroideo è un privilegio tramandato da padre in figlio. Solo per comprovata impossibilità un giudeo può essere sostituito da altra persona di fiducia che ne accetta l’incarico. La tradizione vuole che gli otto uomini osservino un digiuno, interrotto nel giorno della processione, quando in diversi momenti è concessa la consumazione di biscotti locali e vino, necessari a dare energia.
Il loro compito sarà quello di reggere il peso del fercolo.
Una volta entrati in Chiesa, i Giudei si avvicinano al Cristo in croce e aiutano le Maddalene a posizionarsi ai lati della vara. Ognuna terrà tra le mani una corda ben stretta, che parte dalle estremità della croce, creando una continuità simbolica e intensa. Ecco che può prendere avvio la processione. Il parroco apre il cammino ai giudei con il Crocifisso e le Maddalene. Dietro, i portatori dell’Addolorata, la banda musicale e i fedeli.
Insieme si percorrono le strette stradine in pietra. Emozionante il momento in cui la strada si allarga e l’Addolorata avanza accostandosi al Cristo, per raggiungere insieme piazza Lodato.Qui si si assiste alla tradizionale predica, prima di proseguire il percorso stabilito.
La lunga giornata del Venerdì Santo a Militello Rosmarino non conosce soste, e anche col calar della sera ci si raduna in processione con Gesù nell’ Urna. L’atmosfera muta nuovamente, diventa più intima, e il cammino dei fedeli si illumina con suggestive luminarie nelle numerose stazioni della Via Crucis.
Guarda il video della Processione del Venerdì Santo a Militello Rosmarino
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