Cucina siciliana

Biancomangiare, il dolce candido dell’infanzia

Il biancomangiare siciliano è un dolce molto delicato e profumato che tutti, almeno una volta da bambini, hanno mangiato volentieri. Continua a leggere…

Abbiamo tutti ricordi legati all’infanzia e alle cure amorevoli delle nonne e della mamma, la cui unica preoccupazione era quella di tenerci d’occhio e farci mangiar bene. Quando i pomeriggi erano scanditi dalle partite di pallone nel cortile di casa, o dal gioco dell’acchiapparella, solo una buona merenda poteva fermarci. E cosa non poteva mai mancare? Il Biancomangiare!

Il dolce preferito dalle nonne era proprio questo profumato budino al latte, dal colore candido, dagli ingredienti semplici e genuini, e dal sapore così delicato da conquistare proprio tutti.

Il biancomangiare in Sicilia

Il biancomangiare trae le sue origini in epoca medievale e in Italia la sua diffusione ha avuto inizio dall’XI secolo. Nato come piatto destinato alle classi più agiate, si è trasformato nel tempo nel dolce tipico delle famiglie più povere. Oggi il dolce fa parte dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali (PAT) di tre regioni italiane: Sicilia, Sardegna e Valle d’Aosta.

In Sicilia il biancomangiare continua ad essere un dolce molto amato, che trova la sua massima espressione nell’utilizzo del latte di mandorla, specie nella cucina modicana. Ma le varianti sono tante, e a contraddistinguere il dolce nelle varie province dell’isola è l’utilizzo di spezie e note agrumate. Chi usa la vaniglia e chi la buccia di limone, chi sceglie le mandorle e chi il pistacchio. Le nonne facevano largo impiego delle codette colorate per strappare un sorriso ai piccoli.

Adesso vediamo la versione più semplice del biancomangiare, gustato in purezza con il solo profumo dei limoni siciliani.

Per questa ricetta occorrono:

  • 1 litro di latte
  • 100 g di amido
  • 150 g di zucchero
  • la buccia di un limone

Come si prepara il biancomangiare siciliano

In un pentolino sciogliete l’amido con una piccola quantità di latte freddo. Fatelo a poco a poco per evitare la formazione di grumi. Unite quindi lo zucchero e continuate a mescolare bene, infine versate il restante latte e aggiungete la scorza di un limone biologico, facendo attenzione ad evitare la parte bianca.

Adesso potete spostarvi sul fuoco. A fiamma media e senza smettere mai di mescolare portate il liquido ad ebollizione e spegnete solo qualche secondo dopo la comparsa delle prime bolle.

Togliete le bucce del limone e versate il biancomangiare in uno stampo grande, precedentemente bagnato con l’acqua, oppure in ciotoline più piccole. Lasciate che raffreddi prima a temperatura ambiente e poi in frigorifero per qualche ora.

Quando è il momento di gustarlo basta staccarlo delicatamente dalle pareti dello stampo e rovesciarlo su un piatto. Potete gustare questo delicato dolce al cucchiaio con una spolverizzata di cannella, mandorle tostate, granella di pistacchi oppure, molto semplicemente, al naturale. Vi porterà, di certo, indietro nel tempo!


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