Borgo Parrini, la coloratissima Barcellona siciliana
A pochi chilometri da Palermo, Borgo Parrini è diventato una meta turistica sempre più ricercata. Un luogo vivace e caratteristico, tra le cui stradine colorate è possibile passeggiare, scattare foto memorabili e gustare prodotti tipici. Continua a leggere…
A volte basta poco per rendere unico un luogo, e anche l’idea più semplice può risultare vincente. È questo il caso di Borgo Parrini, piccolissimo centro del comune di Partinico, in provincia di Palermo. Negli ultimi anni, tanti i visitatori in cerca dello scatto perfetto in questo borgo dalle case coloratissime. Merito del suo successo l’idea semplice ma brillante di riqualificare una contrada ormai quasi completamente disabitata, rendendola appetibile ai turisti di ogni parte del mondo. Case ristrutturate e dipinte con colori sgargianti, mosaici e fiori danno vita a un’atmosfera tipicamente mediterranea.
La borgata ha dimensioni ridotte. Solo una ventina gli abitanti che oggi vi risiedono. Nel suo passato, però, vi è una lunga e ricca storia.
Nato tra il ‘500 e il ‘600, il borgo era di proprietà dei Gesuiti. Da qui l’origine del nome Parrini, dalla parola siciliana che significa preti. Ai tempi il lavoro nei campi permetteva di vivere bene e il centro agricolo era fiorente. A metà ‘700, il borgo passò al principe francese Henri d’Orleans, che diede vita a una ricca impresa economica, un’azienda vitivinicola con ben 300 dipendenti. Qui si produceva un vino molto apprezzato in tutta Europa, il vino moscatello dello zucco.
Purtroppo, con il secondo dopoguerra, cambiò tutto. La maggior parte degli abitanti decise di emigrare e il paese, a poco a poco, fu abbandonato. Ma dopo decenni di disinteresse e degrado, ecco l’intuizione di un imprenditore del luogo e degli ultimi abitanti rimasti. La scelta di ispirarsi allo stile di Gaudì e la sua Barcellona, ha cambiato il volto degli edifici, ora allegri e vivaci, con pareti arricchite da iscrizioni, murales e piante.
Cosa vedere al Borgo Parrini
Dopo aver lasciato l’auto nel comodo parcheggio all’entrata del borgo, con una bella passeggiata è possibile visitare il centro e perdersi tra innumerevoli dettagli e decori. Dalla chiesetta dedicata a Maria SS. del Rosario, oggi caffè letterario, si prosegue attraverso stradine tranquille, sulle quali si affacciano piccole case dipinte, con balconi sempre fioriti, e scalini e muretti ricoperti da piastrelle variopinte. Sui marciapiedi vasi e oggetti di abbellimento, piccole opere realizzate a mano, o utensili del passato. Alzando lo sguardo in alto è possibile leggere interessanti iscrizioni dipinte sulle pareti, o ammirare il murales dedicato a Frida Kahlo. Anche gli interni delle case, finemente decorate con il tipico stile siciliano, offrono un’attrattiva a cui abbandonarsi con calma.
Una visita all’insegna del relax e della scoperta non può terminare senza aver assaggiato dei prodotti tipici. Tra le viuzze diventate ambienti fiabeschi si trovano anche piccole attività gastronomiche, dal carattere fortemente semplice e tradizionale. Prodotti da forno come il pane cunzatu, o lo sfincione palermitano, ma anche il classico “arrusti e mancia”, con salsiccia siciliana, stigghiole e tanto altro, possono deliziare chi vuole fermarsi qualche ora e rendere la giornata davvero indimenticabile.
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Borgo Parrini è un progetto in continua evoluzione. Sono ancora poche le case completate, ma si è già meritato il titolo di luogo più instagrammabile di Sicilia. I suoi colori e i suoi scorci ben si prestano alla realizzazione di scatti e video particolari. E proprio i social hanno fatto la fortuna del piccolo centro, che vanta una posizione strategica, vista la vicinanza all’aeroporto di Palermo Falcone e Borsellino. Nei pressi tanti altri i centri interessanti, come Terrasini o , proseguendo ancora, Castellammare del Golfo.
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