La scacciata siciliana con scarola e pomodorini è un rustico gustoso e profumato. Gli ingredienti la rendono davvero speciale, scopriamo come si fa…
Ogni città vanta una versione diversa, ma ognuna si caratterizza per un gusto equilibrato e incisivo.
La scacciata siciliana è un vero classico della cucina siciliana, tipico street food sempre apprezzato durante le sagre e le feste di paese, e proposto con successo da tutte le rosticcerie.
Si tratta di una sorta di focaccia ripiena, generalmente preparata con farina di semola di grano duro rimacinata. A renderla unica è il ripieno, un mix di verdure, formaggio e ingredienti tipicamente mediterranei.
In questo spazio vogliamo proporvi una scacciata con scarola e pomodorini. Questa verdura, anche nella sua versione riccia, ben si presta allo scopo, rendendo la farcia umida e dolce.
Vediamo gli ingredienti e il procedimento della scacciata siciliana con scarola e pomodorini
Per l’impasto
500 g di semola di grano duro rimacinata
10 g di lievito di birra fresco
350 ml di acqua
2 cucchiai di olio di oliva
1 cucchiaino colmo di zucchero
sale q.b.
Per il ripieno
1 kg di scarola (indivia riccia)
250 g di pomodorini
200 g di tuma o altro formaggio morbido e dolce
olive nere a piacere (circa 14)
6 acciughe sott’olio
1 spicchio di aglio
sale e olio di oliva
Prepariamo l’impasto della scacciata
Disponete la farina a fontana e al centro sbriciolate il lievito fresco. Unite un po’ di acqua tiepida e lo zucchero, iniziate a sciogliere. Lontano dal lievito, ai bordi della farina, mettete sale q.b., continuate quindi aggiungendo acqua per incorporare man mano tutta la farina. Manca solo l’olio di oliva, che vi aiuterà a lavorare meglio il panetto ottenuto, facendolo diventare liscio, omogeneo e non più appiccicoso.
Dividete l’impasto in due panetti, uno più grande e l’altro più piccolo: saranno rispettivamente la base e la copertura della scacciata. Lieviteranno in due ciotole diverse, coperte da pellicola, all’interno del forno spento ma con luce accesa. La lievitazione dovrebbe durare all’incirca due ore, o comunque fino al raddoppio.
Come si fa la farcia della scacciata siciliana con la scarola e i pomodorini
La scarola (o indivia riccia) può essere usata a crudo, ma adesso mostriamo come cuocerla insieme agli altri ingredienti per ottenere un ripieno molto gustoso, dal sapore armonioso.
In una padella capiente scaldate un giro generoso di olio di oliva. Inserite l’aglio e le acciughe: queste ultime si scioglieranno diventando quasi una crema. Unite anche i pomodori tagliati a pezzetti e le olive denocciolate. La sciate cuocere un paio di minuti, formando un sughetto profumato. A questo punto togliete l’aglio e mettete in padella la scarola, già lavata, asciugata e tagliuzzata. Poiché sarà molto voluminosa, mettete il coperchio; in pochi minuti perderà l’acqua di vegetazione e occuperà meno spazio. Potete dunque mescolare per farla insaporire e proseguire la cottura senza coperchio, dovendo asciugare il liquido in eccesso. Quando gli ingredienti saranno morbidi e più o meno asciutti, potete spegnere. Solitamente non occorre aggiustare di sale, ma assaggiate per valutare di volta in volta.
Con la pasta lievita potete procedere. Prendete il panetto più grande, tiratelo al mattarello per ottenere un disco abbastanza grande da coprire interamente una teglia già oliata. Bucherellate la base, versate all’interno il ripieno fatto raffreddare, unite infine la tuma o altro formaggio tagliato a cubetti. Coprite con il secondo disco di pasta, eliminate l’eccesso dai bordi e sigillate bene la base con la copertura, pizzicando l’impasto. Bucherellate la superficie e oliatela.
Adesso la vostra scacciata siciliana con scarola e pomodorini è pronta per andare in forno.
Cuocetela in forno ventilato a 180° per circa mezz’ora, o fino a perfetta doratura. Fatela riposare qualche minuto prima di tagliarla!
Provate anche la Scarola in padella, un contorno veloce perfetto per carne e pesce.
Trovi tanto altro sul canale YouTube VivoInSicilia e sui principali Social.
Ricetta fornita dal blog VivoMangiando.it
© Riproduzione riservata
