Cucina siciliana

Latte fritto siciliano

Il latte fritto siciliano è un dolce antico che profuma di buono. Legato ai ricordi dell’infanzia e delle nonne, questo dessert si presta a tante occasioni…

Molti piatti della tradizione culinaria siciliana prevedono la frittura, ma è possibile friggere anche il latte?
Ebbene sì! Una ricetta portata sull’isola presumibilmente durante la dominazione spagnola, e tramandata poi dalle suore clarisse, prevede la preparazione di una crema di latte, lasciata rassodare in frigo, poi impanata e tuffata nell’olio caldo.
Descrivere la bontà di questo dolce non è difficile. Immaginate una crosticina dorata e croccante, da mordere per scoprire un cuore morbido e scioglievole, che porta subito indietro nel tempo.

E’ sempre stata abitudine delle nonne preparare la crema bianca, il cosiddetto “biancomangiare”, per la merenda dei più piccoli, o come dolce, povero e genuino, della domenica. In questa versione però, il latte, unito a pochissimi ingredienti, regala qualcosa di sublime!
Vediamo quali ingredienti servono per preparare a casa il dolce.

Per la crema:
1 litro di latte intero
100 g di amido
150 g di zucchero
buccia di 1 limone biologico

Per la panatura:
3 uova
farina q.b.
pangrattato q.b.
olio di semi di arachide per friggere

Come si prepara il latte fritto siciliano

Il procedimento della ricetta è molto semplice ma occorre rispettare alcuni tempi di attesa.
Iniziate con la preparazione della crema. In una pentola versate l’amido e una piccola quantità di latte, prelevata dal totale previsto. Mescolate con cura per scogliere i grumi. Unite poi anche lo zucchero e mescolate ancora. Sicuri di aver ottenuto una cremina liscia potete aggiungere il restante latte e la buccia del limone grattugiata.
Portate la pentola sul fuoco e aspettate il bollore girando di continuo con un cucchiaio o una frusta.
In pochi minuti la crema diventerà densa e appariranno grandi bolle; potete spegnere.
Bagnate sotto acqua corrente una pirofila di dimensioni adeguate e versate all’interno la crema bianca. Livellate per renderla liscia; dovrà avere un’altezza di circa 3 cm.
Quando il biancomangiare si sarà raffreddato un po’, potrà essere spostato in frigorifero. Qui lo lascerete fino all’indomani, affinché possa rassodarsi.

Latte fritto siciliano

Trascorse le ore necessarie riprendete la crema e rovesciatela su un tagliere. Con un coltello liscio ricavate tanti quadratini di 3 o 4 cm per lato, oppure delle losanghe.
Preparate le uova sbattute in una ciotola, e iniziate la panatura di ogni singolo bocconcino.
Passate la crema prima nella farina, poi nell’uovo e infine nel pangrattato.
Quando avrete terminato questo passaggio sarà il momento di friggere.

Scaldate abbondante olio di semi e quando sfrigola inserite con cautela i quadrati di crema, pochi per volta. Dovranno diventare dorati e croccanti, senza tuttavia scurirsi troppo. Girateli man mano che il primo lato prende colore.
Asciugate poi l’olio in eccesso su carta assorbente.
Il latte fritto va gustato preferibilmente ancora caldo, portatelo a tavola con una spolverata di zucchero a velo.

Guarda il video della preparazione del blog VivoMangiando.it

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