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Nicosia, la città delle 100 chiese e dei 24 baroni

Nicosia, borgo dell’entroterra siciliano, ricco di chiese e di palazzi nobiliari, è il luogo perfetto per gli amanti delle città d’arte e delle escursioni in mezzo alla natura. Continua a leggere…

Costruito sulla roccia e immerso in una lussureggiante area boschiva, Nicosia è un borgo di origine medievale. Arroccato sui Monti Erei, si trova in provincia di Enna, da cui dista 45 km. Un paese di circa 13.000 abitanti, fatto di strette viuzze (tra cui uno dei vicoli più stretti di Sicilia), salite, chiese, scalinate e palazzi. Un paese carico di storia, cultura e tradizioni, e cose da vedere. Colpisce subito la sua forma, sinuosa e seducente. È infatti costruito su di un dirupo, circondato da quattro alture. Presenta un profilo irregolare, fatto di rocce frastagliate, che gli donano un aspetto caratteristico.

La storia di Nicosia

Nicosia nasce probabilmente nel VII secolo, in epoca bizantina, dopo che il territorio era già stato abitato dai Greci. Secoli di storia e varie dominazioni, che hanno lasciato una traccia indelebile che ne caratterizza ancora oggi l’aspetto, gli usi e costumi.
Un momento rilevante per la storia della città, è la sua ripopolazione ai tempi dei Normanni. Qui si trasferirono genti dal nord Italia, che portarono un nuovo dialetto, parlato ancora oggi dai più anziani, il cosiddetto gallo-italico. Si tratta di un dialetto per lo più incomprensibile al resto dei siciliani, parlato anche in altri paesi della Sicilia, tra cui Sperlinga e Piazza Armerina, e che presenta varie similitudini con il francese. Un retaggio dal passato, che si cerca di mantenere in vita.

I nuovi coloni, chiamati lombardi (e detti anche Mariani), iniziarono una difficile convivenza con la popolazione greco-bizantina già presente (i Nicoleti). Si creò un’accesa rivalità, religiosa oltre che etnica. La città si trovò divisa in due: la parte più alta, che gravitava attorno alla Chiesa di Santa Maria (di rito latino) abitata dai lombardi, e la parte più bassa abitata dai greci, raccolti intorno alla chiesa di rito greco di San Nicola. La disputa tra Mariani e Nicoleti durò per secoli. Entrambe le chiese, infatti, si contendevano il ruolo di Chiesa Madre. Ad avere la meglio, la Chiesa di San Nicola, collocata nella piazza principale di Nicosia, uno spazio che oggi accoglie anche il Municipio, e da cui partire alla scoperta del borgo, in un percorso che abbraccia varie epoche, dal periodo medievale, sino all’età barocca.

La città delle 100 chiese e dei 24 baroni

Volgendo lo sguardo al passato di Nicosia si può parlare di una città ricca e fiorente. Ai tempi degli Svevi ebbe un impulso notevole, che la rese uno dei centri più importanti dell’isola. Il suo ruolo determinante continuò per secoli, passando attraverso la dominazione spagnola, sino ad arrivare ai Borboni. Proprio ai tempi degli Spagnoli risale un trono in legno, riccamente decorato, tuttora custodito all’interno della Basilica di Santa Maria Maggiore, realizzato per il passaggio in città dell’imperatore Carlo V, nel 1535. La visita di un sovrano non fa che confermare l’importanza che Nicosia aveva assunto.

La ricchezza e il prestigio raggiunti dal borgo sono inoltre testimoniati, ancora oggi, dall’immenso patrimonio architettonico e culturale che è stato tramandato. Nel territorio vennero costruite ben 100 chiese e decine di palazzi nobiliari. Degli edifici religiosi ne rimangono oggi una cinquantina. Un numero davvero sorprendente, se si pensa alle dimensioni del borgo. Tra queste spiccano, oltre alla Cattedrale di San Nicolò e la Basilica di Santa Maria Maggiore, la Chiesa del SS. Salvatore, altamente scenografica, essendo costruita su una rupe, e il Convento dei Cappuccini, nella cui chiesa sono conservate le reliquie di San Felice da Nicosia.

Nel ‘700 si contavano in città ben 24 baroni e più di 250 famiglie nobiliari, presenza che spiega gli innumerevoli palazzi finemente decorati, custodi, insieme alle Chiese, di sculture e pitture degli artisti più famosi del tempo, tra cui i Gagini. Ecco che Nicosia divenne uno scrigno di opere dall’immenso valore.

Vivere il borgo

La scoperta di Nicosia non può limitarsi al centro storico. Gli amanti della natura rimarranno sorpresi dal territorio circostante, ricco di bellezze naturalistiche. Intorno alla città sono state istituite varie riserve naturali, tra cui quella del Monte Altesina e quella dei Monti Sambughetti. Le escursioni alla scoperta della campagna che circonda il borgo porteranno, tra l’altro, alla scoperta di alcune ville settecentesche, ma anche ad alcune interessanti case scavate nella roccia. Grotte, che un tempo erano riparo di intere famiglie, oggi espressione della civiltà contadina che ci ha preceduti.

Nicosia

E proprio dalla campagna deriva l’attività principale di Nicosia, l’allevamento di bovini e ovini. Tra i prodotti tipici del luogo, non possono quindi mancare carne e formaggi. Interessante la presenza di una mandria di bufali e la produzione di mozzarella.
Tra le tipicità vanno ricordati alcuni dolci. Il nocattolo, a base di pasta di mandorla, e il pizziddatu, una pasta frolla a cui viene aggiunta marmellata di fichi e frutta secca.

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