Risolatte, la merenda dei nonni

Un dolce genuino che ci porta indietro di qualche anno, il risolatte. Vediamo come si prepara…
Le nostre nonne sanno bene che per preparare una merenda genuina e golosa basta poco, e non serve di certo acquistare prodotti confezionati.
Non è mai troppo tardi per scoprire la bontà che nasceva dai gesti semplici di una volta. E oggi lo facciamo parlandovi di questo dolce, a base di riso e latte.
Pochi ingredienti, e un po’ di pazienza per stare ai fornelli quel tanto che basta per ottenere una merenda morbida e cremosa, da mangiare a cucchiaiate.
Questa ricetta in passato veniva eseguita spesso e rendeva felici i bambini, ma anche gli adulti!
Il riso cuoce nel latte insieme allo zucchero e agli aromi, per diventare pastoso e irresistibile.
Si può gustare tiepido, per apprezzarne la cremosità, oppure dopo qualche ora di riposo, come se fosse un budino.
Una spolverata di cannella lo rende vivace e profumato, ideale per coccolarci in qualunque momento della giornata.
Ingredienti per 4 persone
- 200 g di riso originario
- 100 g di zucchero
- 1,1 litro di latte circa
- buccia di 1 limone bio
- un pizzico di sale
- cannella
Come si prepara il risolatte
Scaldate il latte in una pentola sufficientemente capiente, unendo un pizzico di sale e la buccia del limone prelevata senza la parte bianca.
Aggiungete il riso e lo zucchero, mescolate un po’ e portate a bollore.
Abbassate la fiamma per cuocere il riso dolcemente. Occorrono circa 40 minuti per renderlo morbido quanto basta. Mescolate con più frequenza man mano che il latte si asciuga, e se occorre, unitene dell’altro.
Anche la dose di zucchero può essere modulata a piacere, assaggiate per raggiungere l’equilibrio che più gradite.
Sul finire della cottura prelevate la scorza del limone con delle pinze. A questo punto il vostro risolatte avrà raggiunto una consistenza cremosa.
Spegnete e spostate in ciotole o piattini.
Spolverizzate la superficie a piacere, con cannella, cacao, o granella di frutta secca.
Gustate il dolce a temperatura ambiente e conservatelo in frigorifero fino a 2 giorni, se avanza.
Ecco un altro dolce genuino del passato: il Biancomangiare
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