Comuni fioritiLuoghi di interesse

Mongiuffi Melia, un comune della Valle del Ghiòdaro

Mongiuffi Melia è un comune della città metropolitana di Messina immerso nel verde della valle del Ghiòdaro. Continua a leggere…

Dista 43 Km da Messina sud ed è ubicato in una valle attraversata dal fiume Ghiòdaro. Mongiuffi Melia, il cui nome (da Mongi) forse significa “cocuzzolo solitario”, sorge a 375 s.l.m.
La Valle del Ghiòdaro è ricca di platani, vigneti e uliveti secolari, oltre che di acqua. Costituiva infatti un importante sebatoio per l’approvviggionamento di Taormina, fin dall’epoca romana. Oggi si distingue per l’aspetto naturalistico ma anche per la presenza di tre Santuari dedicati alla Santissima Vergine che richiamano diversi pellegrini.

Mongiuffi Melia è un piccolo centro che si divide in due borghi (Mongiuffi e Melia appunto), ognuno ricco di patrimonio artistico-religioso.
Nel centro abitato di Melia è possibile visitare la Chiesa di San Sebastiano, la Chiesa di San Nicolò di Bari, il Santuario della Madonna della Libera.
Nel centro abitato di Mongiuffi invece le due Chiese dedicate a San Leonardo, la Chiesa Santa Maria del Monte Carmelo, il Santuario della Madonna della Catena.

Testimonianze storiche e curiosità di Mongiuffi Melia

Il piccolo comune peloritano possiede diversi luoghi di interesse storico-archeologico. Una scala saracena collega la contrada Uttara alla contrada Rocche. Nella contrada Polizzana si trovano invece i resti di un acquedotto greco-romano che aveva lo scopo di portare l’acqua a Taormina. Resti romani anche nella Pianura di Margi, con un accampamento che servì alle truppe di Sesto Pompeo durante la guerra civile contro Ottaviano. Segni lasciati dagli arabi sono due gallerie che collegavano abitazioni private, Arcofie o Contrabbone.
Molto particolare è la galleria di Postoleone, scavata nella viva roccia calcarea durante la prima guerra mondiale.

Può essere infine interessante ammirare delle sorgive che hanno formato delle limpide piscine naturali. Nella contrada Uttara un sentiero turistico porta alla “Quaddara U’ Drau“, un luogo in cui le rocce a causa dei detriti trasportati dall’acqua assumono una colorazione che vira sul rosso. Secondo un’antica leggenda lì viveva un drago che terrorizzava la popolazione.

Oggi Mongiuffi Melia fa parte anche del Circuito Nazionale dei Comuni Fioriti.
Gli altri comuni siciliani del circuito fiorito sono:
Forza d’Agrò, Gangi, Geraci Siculo, Petralia Soprana, Pettineo, Santo Stefano di Camastra, Sinagra, Terme Vigliatore, Tusa.

Segui Vivo In Sicilia anche su Facebook e Instagram per restare aggiornato e scoprire di più. (Media Partner Comunicare24).
RIPRODUZIONE RISERVATA


Related Articles

Back to top button
error: Content is protected !!